








Il piano attuativo prevede una capacità edificatoria pari a mc. 11.000 adibiti a residenza privata e mc. 7700 per una struttura convenzionata con il Comune di Mirano adibita a cinema teatro.
La particolare conformazione morfologica dell’area, quindi, ha determinato non solo l’aspetto planimetrico del fabbricato ma anche quello prospettico. Il progetto trae fondamento dal presupposto di creare un elemento riconoscibile all’ingresso di Mirano, una sorta di porta, rappresentata, nel nostro caso, dal cosiddetto “Totem”, due piloni in acciaio a sostegno della copertura sempre in acciaio alti tra gli otto, quello obliquo, e gli undici metri, quello maggiore, che tracciano, alzandosi al cielo, una forma di importante effetto visivo e caratterizzano immediatamente lo skyline determinato da questo nuovo intervento. Il “Totem” sostiene una copertura in acciaio, la cosiddetta “Vela”, una sorta di onda piegata dal vento che esalta la forma a cuneo dell’area infrangendosi proprio all’incontro con il “Totem” dove i due lati Nord e Sud si congiungono e si inerpicano verso l’alto, quasi a voler dare il primo saluto al visitatore che arriva. D’altra parte quale poteva essere la forma migliore per una copertura in questo contesto se non una vela, vecchia reminiscenza delle nostre zone sempre legate agli importanti corsi d’acqua esistenti sul territorio, che prima stupiscono per la loro bellezza nel loro lento scorrere e poi confluiscono nel nostro vicino mare?


Il bar-ristorante occupa lo spazio all’estremità ovest, in modo da consentire, con la buona stagione, l’occupazione di parte della piazzetta ricavata tra l’edificio residenziale e lo stesso convenzionato e rendere così più viva tutta l’area pubblica dell’intorno.